"Altri 4 giorni così e io stacco la spina..!" Dichiarazioni pesanti da parte del terzinaccio siculo Simone Vullo (per gli intimi Svalvelox) che da due giorni si trova ricoverato nell'ospedale cagliaritano di "Is Mirrionis".
Nonostante la suite singola con:
-doppio letto reclinabile
-doppia poltrona reclinabile che all'occorenza diventa letto
-televisione con decoder
-bagno in camera con doccia e sanitari
-colazione,pranzo e cena all inclusive
-pietanze esotiche
-infermiere a volontà
-Mariangela
-vista sulla casa dello studente
Salvo non ci sta! La mononucleosi che il dott.House gli ha diagnosticato con il solo tocco dei genitali, lo sta debilitando e fiaccando nello spirito.
"VOGLIO FUMAREEEEE!!! VOGLIO GIOCARE A PALLONEEE! " Queste sono le urla che escono dalla stanza in cui alloggia il nostro "The Wall".
Voci sicure dicono che Salvo abbia mandato "amici di amici" a parlare con il primario del reparto "Malattie infettive" per cercare di dimezzare la degenza..
Chissà se le intimidazioni funzioneranno..!
Intanto si è già formato un comitato di liberazione,"FREE SVALVELOX FROM THE HOSPITAL AND FROM VOVEEENZ", che sta raccogliendo le firme per permettere al siculo di ottenere il permesso di fumare e di giocare a calcetto negli anditi dell'ospedale.
Se anche tu vuoi contribuire alla liberazione e allo stop dell'accanimento terapeutico nei confronti di Salvo, firma e lascia un commento sul post..!
Intanto eccovi delle foto in anteprima che ritraggono il nostro prigioniero:
Fig.1.2. e Fig.1.3:Ecco Salvo che lotta contro la depressione.. Salvo noi siamo tutti con te!! Torna a sorridere come ai vecchi tempi!
gli "amici di amici" mi hanno appena fatto rilasciare!inoltre dopo la consegna al primario di cannoli con acido muriatico e l invito a prendere un "caffè" in un bar con altri "amici di amici",i medici hanno deciso all unanimità che posso tornare a praticare attività sportiva già da lunedi.
RispondiEliminaVorrei ringraziare gli amici di amici per il loro amorevole aiuto e per essere venuti fin qui,ma in fin dei conti è normale x noi siculo-africani,siamo cosi uniti che per ciascuno i problemi di un altro diventano "cosa nostra".