Torna il sereno in casa Pari: gli uomini di Maione sfoderano una prestazione tutta difesa e contrattacco. I dispari s'infrangono contro i legni. Decisiva la doppietta di Zanda.
CAGLIARI - C'è voluta una buona dose di fortuna per consentire al Pari di tornare alla vittoria in una partita strana, durante la quale sono stati gli avversari a fare gioco, salvo poi infrangersi inesorabilmente contro il muro eretto da Maione e compagni al limite della loro area.
In un Olimpico di Bonaria colmo in ogni ordine di posto da un pubblico ad onor del vero un po' troppo silenzioso, le formazioni vedono qualche novità rispetto alle previsioni della vigilia. Maione fa pretattica e nell'immediato prepartita inserisce le sorprese Zanda e Mognarelli, mentre è costretto a fare a meno del lungo degente Balloi e dell'ingiustificato Franceschi. Con Usai ancora latitante, è dunque costretto a schierarsi tra i pali. Nel Dispari fa il suo esordio il terzino Ganga, mentre è confermatissima la coppia d'attacco Vacca-Nujedat.
E sono proprio loro a dar luogo ad un avvio sprint della propria squadra, ma in diverse occasioni è Maione ad opporsi da par suo: splendida soprattutto la parata al 5' su una girata a botta sicura di Vacca che il pubblico già vedeva nell'angolino.
Goal sbagliato, goal subito: ed il Pari non perdona. Al 19' incursione di Carzedda che appoggia per l'accorrente Zanda che dal limite lascia partire un destro chirurgico che s'insacca all'angolino basso sorprendendo Maxia: 1-0.
La reazione avversaria è veemente: splendida azione di Vacca che si libera di due avversari con un pregevole dribbling, vince un rimpallo e si presenta a tu per tu con Maione. L'estremo difensore siculo-partenope è battuto ma è il palo a salvare il Pari.
Il Dispari continua ad imbastire gioco, che però alla fine risulta sterile infrangendosi contro una difesa Pari ordinata ed attenta: Vullo e Piras una spanna sopra tutti spadroneggiano negli ultimi 16 metri, mentre in avanti Carzedda, imbrigliato nella stretta marcatura di Ganga e Costantini, non riesce a trovare sostanza. Falah è invece nervoso e soffre le continue decisioni arbitrali a suo sfavore.
A risolvere il momento di stallo è il solito Nujedat: il centravanti di Nazareth prima si rende colpevole di un errore madornale quando imbeccato da Vacca dovrebbe soltanto spingere la palla al di là della linea di porta ormai sguarnita. Ma l'attaccante Dispari mette incredibilmente a lato da pochi passi. Nujedat si rifà al 44', quando con una delle sue solite azioni solitarie si libera di un paio di avversari e scaglia da distanza siderale un diagonale che l'incolpevole Maione può solo guardare insaccarsi nell'angolino basso alla sua destra. 1-1.
Ma il Pari non ci sta e si riversa subito nella metà campo avversaria e trova subito il nuova vantaggio: ancora Zanda si avventa su una palla vagante, vince due rimpalli e dal limite libera un destro che attraversa una selva di gambe. Il portiere avversario vede la palla all'ultimo istante e può solo raccoglierla da fondo al sacco. Al 44' Pari ancora avanti per 2-1.
Nel momento che dovrebbe essere migliore, il Pari invece si disunisce: in difesa le distanze cominciano a saltare complice forse un calo fisico vistoso cui poco riescono a porre margine gli ingressi di Mognarelli e Onida. L'ultimo quarto d'ora è allora di autentica passione con occasioni a grappoli per il Dispari. Vacca trova ancora il palo a negargli la gioia del goal: la Dea Bendata non vuole proprio regalargli la soddisfazione della marcatura personale neppure in occasione del compleanno. Le ripartenze del Pari ormai sono rare ed imprecise.
Durante l'ultimo giro di lancette, su azione d'angolo Costantini mette al centro un crosso invitante. La difesa del Pari perde Nujedat che tutto libero può prendere la mira e liberare una zuccata in bello stile. Stavolta è l'incrocio dei pali a negare al Dispari la soddisfazione del Pari.
E mentre la porta di Maione ancora trema arriva il triplice fischio arbitrale: Pari batte Dispari 2-1.
A fine partita fiocca la tensione nello spogliatoio del Dispari: mentre Vacca preferisce affogare il dispiacere nell'alcool, Nujedat se la prende contro la decisione di giocare in otto: "Pochi spazi -commenta il centravanti palestinese- una scelta insensata". Ma secondo le supporter storiche Meloni e Vinci le cause della disfatta vanno ricercate altrove: "Poco spirito di gruppo -tuona Meloni- la stessa mancata convocazione di Sedda dopo qualche errore veniale la dice lunga". "L'assenza di Hijazi è stata fatale" chiosa invece più caustica Vinci.
Torna invece il sereno in casa Pari: termina così il ritiro punitivo in biblioteca. Piras e compagni potranno riabbracciare mogli, fidanzate e fidanzati. Ed inoltre Balloi potrà riprendere ad indossare il cappellino dell'Inter.
TABELLINO.
PARI: Maione, Busia, Piras, Zanda, Vullo, Falah, Anedda, Carzedda. A disposizione: Onida, Mognarelli. Allenatore: Maione.
DISPARI: Maxia, Costantini, Ganga, Scudu, Sini, Melis, Nujedat, Vacca. Allenatrici: Vinci e Meloni.
NOTE: Temperatura gradevole e umidità elevata. Spettatori 11 (di cui 8 Pari). Marcatori: 19' e 44' Zanda, 41' Nujedat.
mercoledì 4 marzo 2009
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